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5 cose

Screen Shot 2016-02-04 at 10.13.56

5 cose che mi fanno sorridere oggi.

Sentire il profumo di questo fiore meraviglioso mentre faccio la passeggiata mattutina. Chiedo informazione su Instagram e vengo inondata di risposte di pollici verdi, che bello! (…comunemente conosciuto come Calicanto, ora lo so…)

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Arrivano le nuove proposte di Kork. E’ un progetto che mi sta molto a cuore, piccolo ma carino- brutte, ma comode. hahahah…. abbiate pazienza. (poi non le trovo brutte per niente, anzi!) 🙂 #filgood

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Un giro nel mio habitat naturale.  Trovo sempre mille cose carine.  Ho speso poco, ma ora devo spendere tanto per mettere a posto la schiena  (scherzo). Chi fa da se, fa per tre? Non ho pazienza di aspettare, voglio fare subito…e allora parto in quarta, anche da sola.

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Coriandoli sull’asfalto bagnato. Anche in una giornata grigia come ieri si trova un motivo per sorridere.

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Nuovo progetto in cantiere per CBM Italia in collaborazione con LuckyDice. Molto presto da voi…

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 …cosa ti ha fatto sorridere oggi?

  • francesca

    you are so sweet!

    xx
    http://www.cherry-mag.com/

    4 febbraio 2016 at 11:03 Rispondi
  • Astrid

    Anche a me piace tanto il tuo habitat naturale…..che cosa hai comprato di bello,carta da parati?
    Calicanto….interessante

    4 febbraio 2016 at 14:14 Rispondi
  • Letizia

    Per fortuna, oggi ho avuto un buon motivo per sorridere e sentirmi particolarmente fiera di me… mi son presa una piccola ma al tempo stesso immensa soddisfazione, condivisa con la massima gioia con una delle persone che mi sta aiutando in un percorso personale molto importante per il mio benessere generale. Perciò, sì, me lo merito tutto, questo sorriso a 100 denti (giusto per dare un’idea…)! 😀

    Mi sembra di riconoscere il tappeto… hai preso il Sillerup, vero?! Bellissimo! (ma se te lo dico, era già scontato, no?! 😉 )

    4 febbraio 2016 at 15:02 Rispondi
      • Letizia

        Hahaha! Beh, dai, non sarò più una giovincella, ma non sono ancora così rinco… mi ero accorta che ne avevi due nel carrello, ma visto che mi sembravano uguali, ne ho preso in considerazione solo uno… 😉 Spero un giorno ci farai vedere la sistemazione finale, la tua sterminata creatività riserva sempre mille sorprese! 🙂
        Smackissimi!

        P.S. Sherlock potrà avere anche i suoi piccoli, innocenti segreti, no?! Hehehe… ti dico solo che si tratta di un vasto programma di remise en forme corpo-mente che mi sta dando tante soddisfazioni… 😉

        4 febbraio 2016 at 15:40 Rispondi
        • DB

          Cara Letizia,
          complimenti per il tuo ‘vaste programme’ (ma per caso c’entra il Generale De Gaulle ?). Intanto, ti faccio molti auguri.
          Ti confesso che pure io volevo rimettermi un po’ in forma, ma gli esperti mi hanno spiegato che per il corpo qualcosina si potrebbe ancora fare, ma per la mente perdo solo tempo.
          Per il momento seguo i consigli della Nostra. Sono alla terza notte della crema ‘Cicalfate’ e ho già la faccia come una creatura. Laudata sii, sorella Filippa…
          Un saluto affettuoso,
          DB

          4 febbraio 2016 at 16:53 Rispondi
          • Letizia

            Grazie assaje, Dummì!
            I miei ossequi… e carissimi saluti! 🙂
            Donna Letizia

            4 febbraio 2016 at 17:08
          • DB

            Cara Filippa,
            è vero, i bambini sono furbi, svegli, quasi tutti. Ma io no, non lo ero.

            La famiglia di mia madre era molto numerosa e a larghissima maggioranza femminile. Durante l’infanzia, nella tribù di cuginetti, passavo per ‘abbunato’, ovvero soggetto svagato e ingenuo. Per farla breve, un piccolo tonto, un fessacchiotto. Era un ‘non detto’ che circolava silenzioso, ma io l’ho sempre percepito distintamente.
            Pertanto, nell’infanzia avevo maturato la convinzione di essere realmente un po’ abbunatiello, sebbene a scuola andassi bene e a tratti benissimo. Ma quello della scuola -si sa- è un discorso tutto diverso.
            Crescendo ho avuto un’evoluzione nell’opinione della famiglia: sono passato da abbunato a ‘curiuso’, vale a dire soggetto atipico, poco decifrabile, tendente all’asocialità, impacciato fino al ridicolo.
            Mia madre stessa -l’unica autorità riconosciuta dal mio spirito anarchico fin dall’infanzia – non si pronunciava quando andavo a lamentarmi delle piccole angherie che subivo soprattutto dalle cuginette. Mia madre non parlava, non diceva né sì, né no, non mi dava ragione e neppure torto. E da questa neutralità ricavai che anche per lei ero quello che tutti dicevano. Prima -diciamo fino all’adolescenza- ero nu’ criaturo abbunato e poi -nella giovinezza- nu’ ‘uaglione curiuso.
            Col passare degli anni non mi sono mai preoccupato di sapere cosa si dicesse di me in famiglia, ho smesso di annusare l’aria di casa e ho fatto la mia vita come volevo e come potevo.
            Con mia madre ho sempre avuto un profondo dialogo muto. Lei non mi ha mai detto cosa il parentado diceva di me e nemmeno cosa lei pensava. Si è tenuta tutto per sé, forse valutando che parlare sarebbe stato inutile.
            Però sono passati gli anni e, a sorpresa, sto ricevendo dalla famiglia risarcimenti alle piccole ferite della giovinezza. Devo ammetterlo anche se -in tutta sincerità- non mi fa né caldo né freddo.
            Anche le cugine, le perfide cuginette, oggi mi ricolmano di attenzioni, cerimonie e gesti affettuosi. Io li interpreto come una specie di premio alla carriera che tra un po’ sarà postumo: un premio alla memoria conferito con un certo anticipo. In particolare, la cuginetta P., la più inaccessibile e controversa, durante una riunione familiare, mi ha buttato le braccia al collo e ha pronunciato frasi dolci e confuse:” Tu sei sempre stato…, più di tutti noi….è tanto che ….lo pensiamo tutti…”. Aveva gli occhi lucidi, non credo che fingesse, al massimo aveva un po’ bevuto.
            Ero sorpreso e non sapevo cosa dire. Mi è passato davanti il film della nostra infanzia. In primo piano il piccolo abbunato e il ragazzo curiuso. Sullo sfondo lei e le altre cugine, tutte belle e dispettose. Dopo alcuni istanti, per frenare la sua commozione e superare il mio disagio, le ho detto:” E mo’ m’o ‘ddici ? Nun si’ stata mai cazz’ ‘e me presenta’ n’amica…..” *

            DB

            * (“E adesso me lo dici? Non sei stata mai capace di presentarmi un’amica”).

            5 febbraio 2016 at 10:32
          • DB

            Innanzitutto, grazie a te dell’ascolto.

            Ho la sensazione che sia trascorso circa mezzo secolo (?!?!?!?) da quei ricordi senza produrre mutamenti sostanziali. Sono quello di sempre, secondo me.
            Pertanto, se ero tonto allora, lo sono pure adesso. Se sono furbo adesso, lo ero pure allora (talmente furbo da non farlo vedere).

            La sensazione di un eterno presente si rafforza guardando qualche vecchia foto. A tre, venti o trent’anni la mia espressione è semp’ ‘a stess’.

            DB

            5 febbraio 2016 at 15:45
          • Letizia

            WOW! Ma grazieee! Sei un tesorone! “Troppo buona, eh?” NO: di piùùù! :-*
            Quel tappeto è un colpo d’occhio, sta un incanto! (piccola curiosità: ma è la stessa stanza? https://www.instagram.com/p/_WCWHjDWjU/?taken-by=filippala )

            P.S. Che tenero, quel peluche che tieni sul letto… 😉

            4 febbraio 2016 at 18:16
          • fili

            fili

            Ma no… Ora va bene tutto, ma quando è troppo è troppo… 😉

            4 febbraio 2016 at 18:55
          • Letizia

            Ah, ecco… In effetti, mi sembrava un po’ strano… sarebbe stato troppo anche per te che ami mescolare le fantasie… 😉

            4 febbraio 2016 at 19:03
  • Morgan

    Le piccole cose che ti fanno sorridere: oggi la mia “briciola” ha preso un bel 8 nella verifica di inglese!

    Per me può bastare…..

    Ciao Fili

    4 febbraio 2016 at 15:15 Rispondi
      • Morgan

        Work in progress……ahahah

        4 febbraio 2016 at 16:39 Rispondi
          • Morgan

            ho pensato un po’….per me è table? voto?????

            4 febbraio 2016 at 22:32
  • Laura C

    Come mi piacciono questi post che producono commenti come quelli di cui sopra! Storie, allegrie, tappeti…
    Brava Filippa, bravo Planet. Che blog stupendo ragazzi.

    5 febbraio 2016 at 19:06 Rispondi
  • veraB'

    Parto dal mio estremamente amato e contemplato Calicanto … E’ il primo profumo che nell’aria arriva dopo quello del Natale, lo aspetto, lo aspetto, lo aspetto sempre e tanto, mia Mamma ha una grande e vecchia pianta in giradino, a sua volta l’aveva mia Nonna, basta anche un piccolissimo refolo d’aria che anche a qualche metro di distanza vieni avvolta da questo profumo da me molto gradito, ed ogni anno che Calicanto comincia a rapirmi, mi porta in un bel viaggio e nella scatola dei ricordi…

    Calpesto quel bellissimo pavimento comodamente con te, e magari mi provo anche i Kork, peccato che a me non stanno così bene !!!

    Mi faccio prendere per mano, ed un giro nello spazio che anch’io adoro lo faccio sempre volentieri… “nonescomaisenzaniente” I love Ikea 😉

    Oggi, sarà inevitabile guardare dall’alto l’asfalto bagnato con i coriandoli, da me è esattamente così !

    In merito a CBM… non VEDO l’ora di scoprire, ma soprattutto di far VEDERE !!!

    cinque baci a tutti
    veraB’

    7 febbraio 2016 at 11:42 Rispondi

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